Il Concorso “Francese: Lingua dei giovani, lingua dell’Europa” nasce con il duplice scopo di INFORMARE il mondo della Scuola (Alunni, Docenti, Genitori) riguardo alla importanza e diffusione del Francese, che è una delle lingue ufficiali della Comunità Europea; e di VALORIZZARE il lavoro, spesso nascosto e misconosciuto, dei tanti Docenti di Lingua Francese che fanno scoprire la Seconda lingua nella Scuola Secondaria di Primo Grado.

INFORMARE perché?

• Perché lo studio della Seconda Lingua non è una scelta facoltativa. Le direttive europee sull’insegnamento / apprendimento delle lingue straniere nella scuola dell’obbligo precisano infatti che “ogni Cittadino europeo deve studiare almeno altre due Lingue comunitarie oltre alla propria lingua materna” durante il percorso scolastico formativo di base;

• Perché la ricchezza storica, culturale, letteraria dell’Europa è radicata nel multilinguismo e nella multiculturalità. Così, pur auspicando tutti una Unione Europea sempre più unita anche linguisticamente (con la diffusione della bellissima Lingua Inglese), dobbiamo sperare e operare affinché la ricchezza del patrimonio culturale e linguistico degli altri paesi possano continuare a dare il proprio contributo;

• Perché il Francese è una delle lingue europee più diffuse al mondo, parlata in numerosi paesi dei cinque continenti, e soprattutto studiata in tutto il mondo come una delle lingue di riferimento culturale dell’Europa. Non a caso, il Francese è lingua ufficiale della Comunità Europea, dell’ONU, di numerose nazioni, dei Giochi Olimpici. Studiare il Francese significa allargare gli orizzonti del proprio futuro, incontrare i giovani del mondo intero.

VALORIZZARE perché?

• Perché lo studio del Francese e i lavori prodotti in Classe dagli Alunni possano trovare anche uno spazio di visibilità che superi lo spazio della Classe e della Scuola;

• Perché l’apprendimento della Lingua Straniera si inserisca sempre di più in un processo che coinvolga anche il mondo circostante, a partire dal proprio Comune per raggiungere la Basilicata, l’Italia, l’Europa e il Mondo. La Lingua Straniera deve essere un sapere che apre lo spazio, che ti fa comunicare;

• Perché i Docenti della Seconda Lingua, a fronte di anni di lavoro spesi con passione e sacrificio – pur avendo la loro più grande soddisfazione nella crescita culturale e umana dei loro alunni –, si ritrovano oggi spesso in grande difficoltà e affanno, per lo status di precarietà in cui sempre di più viene confinato la loro materia di insegnamento.